Questo delicato articolo è nato in seguito a recenti, tragici episodi, che hanno toccato persone a me vicine.
In quei momenti mi sono reso conto di una cosa: molti di noi non sanno quali parole usare per mostrarsi vicini a chi soffre la perdita di una persona cara, persa di recente.
Molti, inconsapevolmente, in quelle circostanze fanno danni enormi.
In questo articolo voglio fornire alcuni semplici e pratici consigli, utilissimi per chi deve esprimere le proprie condoglianze.
In particolare, cosa dire e cosa non dire.
IL NATURALE PROCESSO DI ELABORAZIONE DEL LUTTO
Il lutto di una persona cara, soprattutto se improvviso, porta con sé una forma di profondo dolore.
Chi si trova nella posizione di dover elaborare quanto è successo (un familiare della persona scomparsa, ad esempio), attraversa varie fasi, che partono dall’incapacità di accettare l’accaduto e culminano, nel tempo, con l’accettazione della perdita e il proseguimento della propria vita.
Tutto questo processo accade naturalmente, a patto che non intervengano interferenze come sensi di colpa, incapacità di riorganizzare la propria vita senza la persona persa, depressione etc.
Chi ha costruito l’essere umano sapeva che avrebbe dovuto affrontare nel corso della sua esistenza la morte delle persone a lui care, per questo motivo l’ha dotato di un meccanismo naturale in grado di far fronte a queste situazioni.
Per cercare di rendere semplice una situazione che, purtroppo, non lo è affatto, il modo migliore per gestire questo tremendo periodo è imparare a convivere con l’emozione di dolore che inevitabilmente nasce, accettandola, ascoltandola e lasciandosi travolgere da essa.
Se lasciamo accadere questo, col tempo l’emozione e il lutto verranno elaborati e la vita tornerà a fluire riprendendo il suo corso.
Il problema principale è che non siamo abituati a dover gestire un’emozione così profondamente turbante, per questo motivo la maggior parte delle persone cerca in tutti i modi di fuggire da essa perchè non vorrebbe provarla.
Per riuscire in questo intento, spesso, ci si riesce alterando lo stato emotivo; alcuni lo fanno negando l’accaduto e rifugiandosi in una realtà fatta di ricordi e fantasie, altri lo fanno per mezzo dell’alcool o delle droghe.
Così facendo si fugge da quelle emozioni di dolore che ricordano la persona scomparsa; esse non vengono vissute a pieno, ma spostate e negate.
Forse in questo modo si vive un momentaneo sollievo, ma nel lungo periodo le conseguenze sono devastanti.
COSA SI DICE COMUNEMENTE A UNA PERSONA CHE ATTRAVERSA UN LUTTO IMPROVVISO
Per confermare quanto detto sopra, cioè che ci sia la tendenza a fuggire dalle emozioni negative, ecco cosa la maggior parte della gente dice a chi ha appena perso qualcuno:
“Sono sconfortato… ma la vita va avanti, vedrai che ti riprenderai“
“Sei una persona forte e saprai superare anche questa“
“dai su… cerca di tirarti su di morale… stasera usciamo, cosi ti distrai un po‘“
“non ci pensare tutto il tempo..vedrai che passerà”
E’ importante riconoscere che chi esprime queste frasi è motivato da intenzioni assolutamente positive; sono infatti tutte frasi che hanno come comune intenzione quella di far star meglio la persona che le ascolta.
Il problema però è che chi ascolta queste frasi si trova in uno stato troppo debilitante per poter seguire i suggerimenti che le vengono proposti!
A nulla serve cercare di tirar su (almeno nel primo periodo), non funzionerebbe e non è assolutamente funzionale; le emozioni vanno vissute a pieno.
La persona è immersa in un’emozione struggente e va riconosciuto!
Per lei il presente è l’unica cosa che esiste in quel momento e tra l’altro si fa sentire con grandissima intensità!
Se esaminate la struttura linguistica delle frasi comunemente usate e soprariportate noterete che cercano di distrarre la persona da quello che sente e sono tutte orientate al futuro:
“La vita va avanti, vedrai che ti riprenderai, saprai superare anche questa, passerà, etc…”
E’ importante invece che chi affronta il lutto riconosca quell’emozione e si immerga in essa per lasciarla sfogare.
Durante questa delicatissima fase è vitale far sentire la nostra presenza e aiutare la persona ad accettare l’accaduto e le emozioni che lo accompagnano.
Abbiamo bisogno allora di usare un linguaggio che faciliti questo processo.
VUOI ESSERLE DAVVERO VICINO? MOSTRALE COMPRENSIONE
Se vogliamo davvero essere vicini e far sentire la nostra presenza a chi affronta una perdita, mostriamo comprensione e proviamo a usare frasi come:
“Deve essere tremendo. A volte certe cose ci colpiscono come fulmini a ciel sereno”
“Deve essere davvero tosto accettare ciò che è successo…vorrei davvero esserti vicino in questo periodo. Se volessi sfogare ciò che senti, considerami una vera spalla amica”
“Posso provare a capire cosa senti ma non con quanta intensità… deve essere davvero difficile..”
“Non so davvero cosa dire, tranne che sono con te.. non so di cosa tu avrai bisogno, ma puoi contare su di me per qualsiasi cosa…”
Se hai back-ground in PNL tieni a mente che in questa prima fase dell’elaborazione del lutto serve tanto, tanto ricalco e ben poca guida.
Evita di cercare di tirar su la persona… ripeto…non serve!
Serve solo a farti percepire distante e incapace di comprendere ciò che l’altra persona sente.
Se vuoi essere davvero di aiuto a chi affronta questo periodo così difficile, mostrati disponibile per qualsiasi necessità nel caso il tuo aiuto sia richiesto, inoltre ricalca tanto e riconosci il dolore che la persona sente
Limitati ad offrire le tue orecchie, il tuo cuore e la tua parola bene pensata….. non serve nient’altro di più.
P.S:
Hai trovato utile questo articolo e vuoi leggerne altri?
Aiutami a sviluppare temi sempre più utili dicendomi cosa vorresti leggere su questo blog.
Lascia pure un commento a questo articolo dicendomi quanto lo hai trovato utile, e iscriviti gratuitamente alla newsletter: in omaggio subito per te 3 e-book innovativi e pratici su come migliorare la tua vita, la tua comunicazione la tua carriera sportiva.
Grazie e buona settimana.
Marco
Share
Autore