Da quando ho aperto lo studio, inaugurato il sito internet e ho deciso di essere un professionista della preparazione mentale, molte persone mi definiscono ‘motivatore’, mi domandano “Fai il motivatore, giusto?”.
La mia risposta è pressochè sempre la medesima: “Sì, anche”.
Ma temo sempre che l’immagine prodotta dalla persona in questione sia distorta dal reale impiego che svolgo.
Temo che ci si immagini ‘il motivatore’ come uno che inciti, sproni e faccia il tifo.
Niente di più lontano dalla realtà.
La motivazione è uno degli aspetti che io, e chi svolge la mia professione, trattiamo.
Spesso si usa il termine ‘motivazione’ con fraintendimento eccessivo: si da alla parola un significato errato ovvero quello di una persona che ti sprona a fare una determinata cosa. ‘Motiv-azione’ altro non è che la rappresentazione concreta dei motivi che spingono una persona all’azione, all’agire. Nè più, nè meno.
A volte i motivi si danno per scontati, si sottintendono, si lasciano troppo generalizzati…si esprimono, cioè, in maniera distorta: senza una reale produttività, senza che possano essere concretamente visibili e utili per lo scopo di un individuo. Questo è fatale.
Essere un Mental Trainer laureato in Psicologia Clinica, Psicologo dello Sport e specializzato in Programmazione Neuro Linguistica significa avere le possibilità e le capacità per operare in maniera completa, globale e complessiva sulla preparazione mentale. Dato che ritengo ognuno di noi fornito delle capacità e delle abilità per operare i cambiamenti desiderati all’interno della propria vita, carriera, famiglia, ecc., ritengo che chi non riesca a vivere come davvero vorrebbe/dovrebbe, chi non sa come agire, in quale direzione, con quale modalità e perché, sia per il fatto che non ha chiare le ragioni, i vantaggi e gli svantaggi che una non decisione comporta. Se la mettiamo così, allora sì: sono un motivatore, nel senso che supporto il cliente (e non paziente, quelli sono negli ospedali, hanno delle malattie visibili, concrete e li curano i medici) a scoprire i motivi che lo spingono (o meno) ad agire (all’azione, appunto).
La formazione che mi sono scelto, i miei studi, gli strumenti del mestiere che adopero per ‘operare’ sono stati decisi appositamente per darmi (e per dare) l’opportunità di attingere alla più completa delle mappe di una persona: la Psicologia tradizionale mi da la base sul ‘chi è stato finora un individuo e perché abbia agito così e cosà’, la PNL mi permette di orientare il mio cliente alle soluzioni possibili, al futuro, agli obiettivi che troppo spesso ci dimentichiamo essere il nostro vero motore. E’ straordinario collaborare con le persone e sostenerli verso la scoperta dei ‘come’ fare a realizzare una strategia concreta in direzione dell’obiettivo fissato. Senza obiettivi siamo senza motivi validi per agire, ed in nessuna direzione.
“La cosa più importante del mondo non è tanto dove siamo, ma in quale direzione stiamo andando” sostiene Oliver Holmes; “Se non sai dove stai andando potresti arrivare da qualche altra parte” Yoghi Berra; “Nessun vento è favorevole per il nocchiere che non sa dirigere le proprie vele” Seneca…e via dicendo. Inoltre, il grado di Psicologo dello Sport mi consente di trattare con atleti, sportivi in maniera molto più specializzata e mirata.
Forse perchè in Italia ancora non esiste un albo dei Mental Coach, ma l’espressione che più mi rappresenta è Allenatore Mentale. Il coach è un amico, qualcuno che si prende molta cura di te. Un coach è impegnato ad aiutarti a essere al meglio di te stesso. Un coach ti sfiderà, ma non ti pianterà mai in asso. I coach hanno nozioni teoriche e esperienza, perché prima ci sono passati anche loro. Non sono affatto migliori delle persone che allenano; anzi, le persone che vengono allenate possono avere doti naturali superiori a quelle del coach. Ma siccome (come spiega Anthony Robbins) il coach ha concentrato la sua energia in un’area particolare per anni, può insegnarti un paio di cosette che possono immediatamente cambiare la tu prestazione in un batter d’occhio.
A volte i coach insegnano anche qualcosa di nuovo, qualche nuova tecnica e qualche nuova strategia, ti mostrano come raggiungere risultati notevoli. Altre volte, inoltre, un coach non ti insegna niente di nuovo, ti ricorda solo la cosa giusta al momento giusto e ti spinge a farla.
Collaborare con le persone per aiutarle ad ottenere quello che più desiderano, ciò di cui hanno bisogno, e nel modo più efficace, rapido e concreto è la mia grande volontà e sono orgoglioso di poterlo fare. Non uso mai la parola ‘mestiere’, ‘lavoro’, apposta per non cadere in fraintendentimenti del tipo ‘mi tocca lavorare’, ‘che palle domani lavoro’, ‘finalemente il weekend cosi non vado a lavorare’: semplicemente io adoro quello che faccio e non vedo l’ora di farlo, ogni sera quando mi addormento e ogni mattina quando riapro gli occhi.
‘Le persone spesso dicono che la motivazione non dura; beh, neanche una doccia.
Ecco perché la facciamo ogni giorno.’
Jim Rhon
Con Passione,
Nicola P.
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